Siamo alla fine dell’anno e come ogni anno che si rispetti è necessario tirare le somme di quello che è successo e quello che ci aspettiamo saranno i top trend 2018.
Alla fine del 2016 avevo individuato il virtual reality come la tecnologia di punta del 2017. Era quello che tutti ci aspettavamo!
Ed effettivamente, a Londra durante Unbound 2017 ne ho incontrate tantissime di startup che stavano lavorando alla produzione di contenuti, tools di analytics, product placement, content management tools per i dispositivi di Virtual Reality.
Tuttavia, non sembra che siano già un trend sia dal punto di vista della spesa di marketing delle aziende che per l’utilizzo quotidiano. Anzi, molto probabilmente questi dispositivi ci stanno mettendo più del previso per arrivare al grande pubblico. Tant’è che nella corsa al trend c’è già chi pensa che qualcun altro ruberà loro il podio.
Pronti a fare un salto nel futuro?
Se avete paura che le macchine vi ruberanno il lavoro leggete qui prima di continuare.
Spoiler: questo articolo non è per tutti, ha un visione è un po’ nerd e futuristica.
Potete fermarvi ai primi due punti ed essere comunque felici.
1) Il GDPR cambierà la relazione tra persone e aziende
Con il GDPR (General Data Protection Regulation- Regolamento UE 2016/679) entra in vigore una regolamentazione europea per la quale è essenziale ottenere un esplicito consenso per utilizzare i dati personali dei vostri utenti quali nome, cognome, indirizzo email etc.. e analizzare il loro comportamento. Non solo, quando un’azienda è in possesso di questi dati è suo dovere proteggerli ed eventuali violazioni dovranno essere comunicate tempestivamente al garante. Quindi nessuno potrà più fare come Uber che ha nascosto il data breach del 2016 pena sanzioni importanti!
In soldoni, il GDPR mi aiuterà a convincere i tantissimi founder che vogliono acquistare i pacchetti di email per lanciare in modo efficace un prodotto che è una strategia inutile e pericolosa, poichè non è solamente uno spreco di tempo e di risorse ma potrebbe farvi pagare multe piuttosto salate. Perchè è così difficile da capire, che, con lo stesso investimento, potremmo ottenere un database più profilato e reattivo usando campagne e canali specifici?
Maggio 2018 è dietro l’angolo. Il GDPR sta arrivando.
Preparatevi:
❌no ad acquisti massivi di database di email;
❌no allo sviluppo e tracking di tool per profilare comportamenti degli utenti/clienti senza che questi ne siano informati
❌ non sono più gli utenti a essere gli unici responsabili dei propri dati, ma lo diventano anche le aziende nell’immagazzinare e gestire i dati sensibili dei propri utenti.
2) Google cambia le regole sulla lunghezza delle descrizioni nelle pagine di ricerca
Se non siete dei markettari magari la cosa potrebbe non turbarvi così tanto. Essenzialmente, Google aumenta il numero dei caratteri visualizzabili per ogni sito nella pagina di ricerca.
Ma, per i markettari questa è una bella novità.
In due parole: se Google cambia le regole sul numero dei caratteri visualizzabili sulla pagina di ricerca, significa che quasi tutti i libri sul SEO scritti fino a oggi potrebbero non valere quasi più nulla.
In pratica, la descrizione del vostro sito su Google fino a poche settimana fa veniva visualizzata in 160 caratteri mentre oggi arriva ai 230 caratteri.
Conseguenza: si allungheranno le singole pagine di SERP oppure la lunghezza di queste pagine sarà la stessa di prima? É ancora presto per dirlo, non sappiamo ancora cosa succederà ma vi consiglio di tenere le antenne alte per il 2018.
E ora arriva la parte per veri nerd.
3) Gli assistenti virtuali diventeranno sempre più nostri amici (perchè saranno programmati così)
Amazon con Alexa, Siri di Apple, Google Now e Google Home sono solo alcuni degli assistenti virtuali personali che stanno spuntando nelle nostre case. Assistenti virtuali vocali. A Londra, sono sempre di più le persone che parlano con Alexa per delegare una serie di attività come quella di spegnere le luci, accendere la TV e molto altro, mano a mano che nuove tecnologie verranno integrate nelle nostre case grazie alla Internet Of Things.
L’intelligenza artificiale grazie alle interazioni con noi umani (e ai tecnici che analizzano e progettano queste interazioni) stanno imparando sempre più a decifrare le relazioni e e a capire come sbloccare e sviluppare quest’amicizia, che sempre più si baserà sulla fiducia.
Parleremo quindi sempre più di conversation plaforms e meno di chatbots. Lo dice anche Gartner nell’analisi annuale dei trend del 2018.
Sono stata invitata a un meetup a Londra la settimana scorsa dove, alcuni sviluppatori e designer di chatbot che lavorano per Google e per alcune startup, hanno parlato dell’importanza dell’empatia come elemento essenziale nello sviluppo dei CHATBOT e degli assistenti vocali. Sapete quante persone decidono di non abbandonare la chat solo perchè il Chatbot è programmato per fare sentire in colpa l’umano?
Prepariamoci a un 2018 dove questi robottini saranno sempre più parte delle nostre vite, anche se non lo sapremo con precisione, perchè diventeranno sempre più smart.
Nel corso del prossimo anno, potremo trovarceli anche in ufficio. Immaginatevi di parlare con un assistente virtuale che vi ricorda dove avete messo il telecomando del proiettore!
4) Le Cryptocurrencies (come i Bitcoin) cominceranno ad essere accettate dalle aziende.
Mia mamma ieri mi ha detto che ha finalmente capito cosa sono i Bitcoin perchè gliel’hanno spiegato all’università. E mia mamma, che vive in un paesino del vicentino, non intendeva il MIT.
Ciò significa che i Bitcoin, e più in generale le cryptocurrencies sono uno dei top trend 2018 perchè ormai ne stanno parlando tutti.
E non solo perchè raggiungeranno nuovi record o solamente perchè la blockchain verrà immaginata in molti nuovi ambiti. Ma perchè anche le aziende si convinceranno dell’opportunità e implementaranno le cryptocurrencies come sistema di pagamento: già 1 business su 5 in UK sta pensando a questa possibilità.
Expedia l’ha già applicato come sistema di pagamento e tante altre hanno deciso di aggiungerlo al proprio metodo di pagamenti. Cosa ci sarebbe di sbagliato, se questo nuovo trend diventasse sempre più mainstream?
5) La realtà sarà solo una combinazione di realtà virtuale e aumentata: mixed reality
Gli assistenti virtuali ci faranno cambiare il modo in cui controlliamo la realtà, mentre i visori ci spingeranno a cambiare le percezioni verso la realtà.
Il Virtual Reality (VR) è ancora un mondo frammentato, tuttavia ci sono dei settori dove questo tipo di applicazione sarà sempre più importante in tempi sempre più ristretti. Per esempio nel settore degli eSport. Si tratta di un mondo che sta crescendo molto velocemente e che si stima passerà da 90 a 180 milioni di utenti nel 2019. Giusto per capire i numeri, nel 2016, solo 20 milioni sono stati gli spettatori della finale di NBA.
L’Augmented Reality (AR) inoltre ci farà vivere esperienze immersive senza schiodarci dal nostro divano: immaginatevi di fare un acquisto toccando un prodotto senza che dobbiate muovervi dal vostro soggiorno.
Ora che abbiamo completato questa carrellata futuristica, la domanda da porsi è una sola:
sarà una realtà più bella o più triste rispetto a quella che abbiamo vissuto fino a oggi?
2 Comments
Alessandro
Dicembre 12, 2017 at 8:15 pmBell’articolo!
Bello o brutto il futuro spero sia più semplice e a portata di chiunque 😉
Alessia Camera
Dicembre 13, 2017 at 12:49 pmGrazie mille Alessandro, lo spero tanto anche io! 🙂