Startups

Sei un artista o un imprenditore? Scoprilo con questo test

Sono passati 3 anni da quando ho scritto un articolo che per me significa ancora moltissimo: fai della tua passione il tuo lavoro. L’ho scritto quando ho deciso di buttarmi a fare la consulente freelance e iniziare una nuova avventura che mettesse assieme la mia passione per le startup e la tecnologia, ma che contemplasse anche la mia inclinazione alla scrittura, al public speaking, agli eventi e alle conferenze e a molto altro. Se mi guardo indietro, diventare consulente ha rappresentato uno step importante della mia carriera non solo perché sono diventata imprenditrice ma soprattuto perché sono riuscita a trasformare tantissime cose che prima erano una passione in lavoro, e visti i risultati, credo di essere brava in quello che faccio.
A volte è facile pensare che essere appassionati del proprio lavoro sia condizione sufficiente per essere un imprenditore. Oggi creare una startup è così facile che pensiamo che sia sufficiente entrare in un settore con un’idea perché il resto venga da sè. Questo è il classico modo di pensare da artista non da imprenditore perché il resto non verrà da sè, il nostro compito non è esclusivamente appunto quello di “fare il nostro”.
Nel corso di questi anni ho incontrato moltissimi imprenditori e founder di startup e devo dirvi la verità: sono pochi quelli che ho catalogato come tali. Eppure le caratteristiche di un imprenditore non sono solo avere un’idea, una visione ed essere coraggiosi nel perseguirla ma possedere dei valori, essere orientati al team e lasciare il proprio ego in un angolo.

Cos’hanno in comune imprenditori e artisti? Le idee, that’s it.

idea di startup alessia cameraImprenditori e artisti nascono creativi, con un sacco di idee. Che tu sia un artista e che ti piaccia utilizzare tutto il tuo tempo per pensare a nuove creazioni o che tu sia un imprenditore con un sacco di creatività per risolvere i problemi del mondo l’elemento in comune è sempre lo stesso: le idee.
La creatività, come scrive Annamaria Testa nel suo blog, è “un fatto mentale e individuale. Chiede flessibilità, competenze, talento, focalizzazione. E una tenacia fuori dal comune. E’ per molti versi incontrollabile e dipende anche dal caso. La si può favorire ma non pianificare.
Bastano la creatività e il talento per essere un artista? In genere sì. Focalizzarsi sull’idea per sviluppare la propria opera, sul metodo, su di sè e sulla propria esperienza può essere sufficiente per essere un bravo artista. Anzi, direi che è quello che in genere ci si aspetta da un artista.
Ma non credo che le idee siano sufficienti per un imprenditore, non basterà creare qualcosa perché arrivino in massa gli utenti e i risultati. Se sei un artista in genere fai, poi alla vendita ci pensa qualcun altro. La creatività per un imprenditore significa innovare e la parola innovazione preclude approccio, progettualità e il coraggio di rischiare.
Se vuoi fare l’imprenditore c’è molto altro a cui dovrai pensare.

Sei un artista o un imprenditore? Rispondi a queste 5 domande

1. Hai una vision e degli obiettivi SMART?

Se avete seguito il podcast con Andrea Venturelli ormai lo saprete meglio di me: l’idea vale l’1% di un progetto se sei un imprenditore. Perché quello che conta non è l’idea in sè, ma come la esegui. Non conta la bellezza dell’idea oppure la perfezione di un progetto, quello che davvero conta è quanto velocemente testi la vision della startup. Qui arrivano i dubbi del “se faccio uscire un prodotto troppo grezzo cosa penseranno di me i miei conoscenti” e invece di focalizzarsi sulla concretizzazione della vision attraverso degli obiettivi ci si perde focalizzandosi sulla qualità oppure sulla reputazione, prendendo tempo e parlando con potenziali investitori oppure con dei consulenti per creare un business plan. Nessuno farà il lavoro sporco al vostro posto, e se siete degli imprenditori, non permetterete che ciò succeda perché sapete che è in questa prima fase di validazione che capirete l’efficacia o l’iterazione della vostra prima idea.

sei un imprenditore o un artista

2. Pensi che la tua idea iniziale sia quella che ti farà raggiungere il successo?

Puoi avere un’idea fantastica, ma quando dico che quell’idea vale pochissimo non lo dico solo perché dipende da come la concretizzi, ma da come il mercato recepirà quell’idea. Quando la testi e la sviluppi non è più tua e non perché qualcun altro te la copierà. Quando da imprenditori sviluppi la tua idea lo fai pensando al modello di business e cercando di crearti il cliente, focalizzando sui suoi problemi. L’artista crea un’opera sicuro che qualcun’altro gliela venderà, in qualche modo. Se invece sei un imprenditore dovrai essere immediatamente users-centric guadagnandoti innanzitutto la loro attenzione e confrontandoti con loro per essere sicuro che stai sviluppando il progetto corretto. E non lo decidi tu perché hai avuto l’idea. Non è da te che dipende il successo del tuo progetto, ma da loro.

3. Conta più il tuo prodotto oppure il mercato?

La sfida oggi non è più quella di costruire il prodotto perfetto ma di capire qual è il prodotto giusto da sviluppare. Quindi, conta il prodotto, ma non quello che decidi tu: quello che sviluppi assieme al mercato, con le iterazioni, i test, le validazioni fin dal momento dell’idea iniziale. E non significa chiudersi nel proprio studio per anni definendo il tratto e gli schizzi che hanno per esempio portato Picasso a creare la Guernica ma di capire il problema, testare delle soluzioni e definirle in un’offerta che poi verrà articolata in un MVP.

problem market fit

Non spererai che qualcuno compri il tuo prodotto, ne sarai abbastanza sicuro perché appunto l’hai validato e testato, saprai quali sono le alternative esistenti, farai pagare dal giorno 1 anche se non sarai sicuro ma i tuoi utenti saranno felici perché starai soddisfacendo una loro esigenza nel modo che nessuno ha mai fatto prima. Chissenefrega se secondo te il prodotto non è il top: ti svelo un segreto, non lo sarà mai.

4. Il prezzo è un’arma oppure una cifra che serve a coprire i costi?

Quando si parla di utenti e di un approccio customer centric non si può non nominare la leva che più di altre è importante per far percepire questo valore: il prezzo. E qui il rischio è duplice: il primo, lasciarlo decidere a qualcun altro perché da artista volete semplicemente coprire i costi e non è un elemento che secondo voi è importante. Il secondo, quello per cui non pensiate sia così importante ai fini di trasmettere il vostro valore ed è proprio questo l’errore più importante. Oggi è il prezzo che vi permette di posizionarvi soprattutto nella fase di test e di creare quella prima relazione di valore con l’utente. Non pensiate sia solo un modo per guadagnare o per coprire i costi, vi perdete l’arma più potente a disposizione.

5. Quanto sono importanti le persone del tuo team per sviluppare la tua vision e raggiungere i tuoi obiettivi?

quanto conta il team in una startup alessia cameraCredo che questo ultimo punto sia fondamentale: se sei un artista non contano molto le persone con cui ti interfacci, perché pensi di essere l’unico in grado di creare quel prodotto. Eppure, gli imprenditori, gli innovatori, sanno bene che senza un team che li supporta non saranno in grado di rischiare e di sviluppare un’idea in modo costante e responsabile per un arco di tempo considerevole. Abbiamo bisogno di imprenditori, di innovatori, di leader in grado di evolvere una visione in obiettivi, un’idea in un test continuo che possa aiutarci a evolverci come aziende e società con un obiettivo a lungo termine.
E se pensate che un artista non possa diventare un imprenditore vi sbagliate di grosso.

You Might Also Like

No Comments

    Leave a Reply

    Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.